giovedì 16 dicembre 2010

Comunicazione di servizio

Ai chiattilli(*) che mi stanno addosso e che come delle sanguette(*) aspettano il post avvelenato per godere della mia incazzatura dico solo questo.

Siete talmente ottusi che non vi rendete conto di quanto siano ridicole le vostre affermazioni.
Almeno abbiate il buon gusto di starvene zitti che così fate solo la figura dei deficienti.

(*) 
Trad. dal napoletano
Chiattilli=piattole 
sanguette=sanguisughe

domenica 7 novembre 2010

Beata incoscienza

PGDay 2010

Navigando in rete ho trovato notizia che ci sarà un nuovo PGDay Italiano.
Se vi va di darci un'occhiata questo è il sito:

http://2010.pgday.it/

Personalmente non ci andrò anche perche 99 euro per una conferenza su di un software, fino a prova contraria libero, mi sembrano troppi, anche in considerazione del fatto che il primo PGDay, che è stato una mia idea, era gratis ed era su due giorni, non uno.
Inoltre non so voi, ma io non sono riuscito a trovare indicazioni su dove si farà a parte il fatto che sarà a Roma (borgo di quattro casupole e tre vie, come è noto a tutti).

martedì 12 ottobre 2010

Addii

Faccio un piccolo appunto a questa vignetta.
Prima di rompere il cazzo con il rispetto per i caduti vi ricordo che queste persone sono li a portare LA GUERRA, la pace è tutt'altra roba.

Se si dovesse applicare alla lettera l'articolo 11 della nostra bistrattata costituzione, tutti i nostri politici dovrebbero finire sotto processo per alto tradimento in quanto in Afghanistan si sta consumando una guerra.

Pertanto, se a qualcuno venisse voglia di sfrangermi i maroni con false morali e sensi di colpa non si dia pena. Lo mando affanculo in maniera preventiva, alla stregua di gran parte delle guerre in cui noialtri, in spregio dell'articolo 11 della costituzione ci si è fiondati a rotta di collo.

E visto che le puttanate irradiate dai media provocano amnesia vi rinfresco la memoria sul suddetto articolo.


L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

domenica 26 settembre 2010

me and the doctor

Non sono morto ne svanito in un time vortex.
Mi sono semplicemente regalato una breve vacanza and that's all.
Ho avuto la fortuna e l'incommensurabile piacere di incontrare l'unico, il solo, l'inimitabile Fourth Doctor, Tom Baker.

:DDDDDDD


The Doctor and me by ~rotellaro on deviantART

venerdì 17 settembre 2010

Ma che mondo di merda

Oggi un po' per la stanchezza un po' per i postumi di una violenta incazzatura (che novità direte voi) mentre ero a letto ho iniziato a fare zapping col telecomando.

L'infausto strumento mi ha catapultato su pomeriggio cinque dove una estatica Barbara D'urso cercava di zittire quel senza dio di Cecchi Paone che osava ridere e mettere in dubbio la testimonianza di 350 contadini, firmata sotto giuramento dinazi al vescovo sonasegaio e secondo la quale una madonnina, aveva iniziato a piangere e addirittura a muovere gli occhi e la testa.

In quel momento il mio pensiero è volato ad Emiliano Pagani, che saluto, il quale ha sbattuto la sua cartellina col copione in terra quando ha saputo da Daniele Caluri, che saluto, che a questo mondo c'e' gente che mette in dubbio l'esistenza delle madonnine che piangono, urlando MA CHE MONDO DI MERDA!

I devoti della madonnina che volessero stringersi intorno a questi due timorati di dio e al loro maestro spirituale, immacolato esorcista, possono visitare questo sito:

www.donzauker.it

Beata ignoranza

martedì 14 settembre 2010

Vilipendio



L'articolo 292 del codice penale

«Vilipendio o danneggiamento alla bandiera o ad altro emblema dello Stato»

1. Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da eur...o 1 000 a euro 5 000. La pena è aumentata da euro 5 000 a euro 10 000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.
2. Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni.
3. Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali.

Tutti a sQuola


Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.

Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime... Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"


Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950
 

venerdì 10 settembre 2010

Pausa di riflessione

Ho voluto prendere qualche ora di tempo per farmi passare la violenza incazzatura prodotta dall'approvazione da parte del parlamento europeo della direttiva che autorizza l'utilizzo degli animali randagi per la sperimentazione e vivisezione.

Ora che sono calmo questo è il mio parere a riguardo di coloro che hanno votato a favore di questa vergonosa direttiva.




EUROPARLAMENTARI DELLA MI FAVA MI FATE RIBREZZO. 
SIETE DEI MERDAIOLI SCHIFOSI. 
FATE UN FAVORE ALL'UMANITÀ E DONATE LE VOSTRE TESTE DI CAZZO ALLA RICERCA PER CAPIRE COSA DIOMERDA È ANDATO STORTO NELLO SVILUPPO DEI VOSTRI CERVELLI.

Ecco, io l'ho detto.
Chi non è daccordo con quanto su scritto se ne vada a fare in culo.

Update

Ecco i nomi trovati sul sito di beppe grillo dei CENSURA (senno' mi becco una querela) che hanno detto SI.

"Elenco di coloro che hanno votato a favore della sperimentazione sugli animali:1-Gabriele ALBERTINI (PdL) 2-Roberta ANGELILLI (PdL) 3-Alfredo ANTONIOZZI (PdL) 4-Raffaele BALDASSARRE (PdL) 5-Paolo BARTOLOZZI (PdL) 6-Sergio BERLATO (PdL) 7-Vito BONSIGNORE (PdL) 8-Antonio CANCIAN (PdL) 9-Giovanni COLLINO (PdL) 10-Lara COMI (PdL) 11-Carlo FIDANZA (PdL) 12-Elisabetta GARDINI (PdL) 13-Salvatore IACOLINO (PdL) 14-Giovanni LA VIA (PdL) 15-Barbara MATERA (PdL) 16-Mario MAURO (PdL) 17-Erminia MAZZONI (PdL) 18-Alfredo PALLONE (PdL) 19-Aldo PATRICIELLO (PdL) 20-Licia RONZULLI (PdL) 21-Potito SALATTO (PdL) 22-Amalia SARTORI (PdL) 23-Marco SCURRIA (PdL) 24-Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS (PdL) 25-Salvatore TATARELLA (PdL) 26-Iva ZANICCHI (PdL) 27-Mara BIZZOTTO (Lega Nord) 28-Mario BORGHEZIO (Lega Nord) 29-Lorenzo FONTANA (Lega Nord) 30-Claudio MORGANTI (Lega Nord) 31-Fiorello PROVERA (Lega Nord) 32-Oreste ROSSI (Lega Nord) 33-Matteo SALVINI (Lega Nord) 34-Giancarlo SCOTTÀ (Lega Nord) 35-Francesco Enrico SPERONI (Lega Nord) 36-Sergio Gaetano COFFERATI (PD) 37-Luigi BERLINGUER (PD)38-Paolo DE CASTRO (PD) 39-Roberto GUALTIERI (PD) 40-Pier Antonio PANZERI (PD) 41-Mario PIRILLO (PD) 42-Gianni PITTELLA (PD) 43-Vittorio PRODI (PD) 44-David-Maria SASSOLI (PD) 45-Carlo CASINI (UDC) 46-Antonello ANTINORO (UDC) 47-Luigi Ciriaco DE MITA (UDC) 48-Vincenzo IOVINE (IdV) 49-Pino ARLACCHI (IdV) 50-Herbert DORFMANN (SVP) 51-Clemente MASTELLA (UDE) 52-Magdi Cristiano ALLAM (Io Amo l’Italia)"

lunedì 23 agosto 2010

Pirro e l'Oracolo

Quando iniziai ad occuparmi di Linux e di open source nel 2001 l'unico antagonista del colosso microsoft nel campo dell'office era il pacchetto openoffice che, staccatosi da staroffice iniziava a muovere i primi passi. In quegli anni il logo della suite, pesante e monolitica era un globo azzurro con due gabbiani a simboleggiare la libertà dal software proprietario.
È quindi per me abbastanza buffo aprire l'evoluzione ultima di questo prodotto e trovarci la scritta ORACLE che nell'ultima release ha sostituito SUN. Sia chiaro, sono entrambi due aziende i cui interessi non necessariamente sono allineati con quelli della comunità open source, ma Oracle per me rappresenta qualcosa di più per il semplice fatto che appartengo a quella che chiamo la setta dei DBA ORACLE che, un po' come il mondo parallelo degli inservienti di scrubs, ha un modo molto particolare di porsi nei confronti dei database.

I migliori prodotti del mondo
Non ci sono dubbi. Quando si parla di Oracle stiamo avendo a che fare con il miglior software presente sul mercato. Niente e nessuno lo batte. I vari prodotti a disposizione di clienti e sviluppatori, offrono una vasta gamma di funzioni che progressivamente si sono affiancate al database per definizione. E se qualcun altro fa le stesse cose, Oracle le fa meglio.
Questa è più o meno la conversazione tipo che si può affrontare con un DBA Oracle parlando dei prodotti della casa di Redwood Shores. Personalmente, facendo parte di questa categoria mi sento di confermare quasi tutte queste affermazioni, principalmente per un motivo.
La qualità di un qualsiasi professionista che abbia lavorato con Oracle è fuori discussione. Chiunque lavori con questi sistemi è forzato a dare il massimo senza sconti in quanto l'elevata complessità e la ricchezza di funzionalità rappresentano una sfida costante con la quale confrontarsi e accrescere il proprio bagaglio di conoscenze.
Se poi ci mettiamo un settore marketing che fa bene il suo lavoro allora le affermazioni in corsivo possono essere prese come memento da scolpire nella pietra anche se poi nei fatti, specialmente per alcuni prodotti non strettamente legati alla gestione dei dati, si fa fatica a riconoscerne il primato.
Alla luce di ciò è quindi stato un evento significativo nella mia vita professionale, quando di punto in bianco ho deciso di occuparmi di PostgreSQL, il vero concorrente open source di Oracle, che in maniera alquanto altisonante dichiara di essere il più avanzato database libero.

Un elefante dai piedi d'argilla
Nel lontano 2005 la versione di produzione era la 7.4 che, confrontata con la sua controparte, Oracle 9i, risultava essere alquanto arretrata e rudimentale.
Difficile reggere il passo con l'assenza di una gestione seria della memoria una rozza gestione dello spazio disco e con carenze strutturali che esponevano al rischio di corruzione dei dati sia in caso di crash che di riempimento della directory data.
La mia scelta però fu ben motivata in quanto il salto generazionale che stava per avvenire con la versione 8.0 era notevole. Con questa versione venivano finalmente introdotti concetti moderni come le tablespace e nel contempo avveniva una ristrutturazione dell'algorimo di gestione della memoria, che passava dal rudimentale LRU al più complesso 2queue. Venivano infine risolti i problemi di corruzione dati dovuti a crash del database e finalmente compariva un meccanismo di protezione per il failure prodotto dal wrap around dei transaction id.
Alla luce di ciò viene spontaneo chiedersi come mai il livello di penetrazione di questo notevole prodotto è ancora modesto. Le motivazioni che ho analizzato sono varie e complesse ma generalizzando posso inquadrarle in due grossi blocchi.
L'assenza di un sistema strutturato per il supporto e la documentazione e un'advocacy che fa acqua da tutte le parti.

Che ce ne facciamo del petrolio? Noi abbiamo il boiler!
Torniamo un attimo al mondo dei DBA Oracle. La risposta alla domanda “dove trovo la documentazione per l'operazione XY?” è sempre la stessa: “il metalink”. Chiunque abbia esperienza su Oracle prima o poi s'è confrontato con questo repository di documentazione e, in caso di prodotti con licenza non da sviluppatore, anche di supporto e assistenza tecnica.
La stessa domanda rivolta ad un DBA PostgreSQL ha un range di risposte non deterministico: “la mailing list admin, il wiki, la chat IRC, il sito tal dei tali, mandami una mail che ti dico, etc. etc.”. Se poi osserviamo lo scalcinato panorama italiano la situazione è ancora peggiore in quanto, a parte il tentativo che ho portato avanti da solo di produrre un sito di documentazione in italiano con annessa mailing list, non c'è assolutamente nulla che dia un minimo di parvenza di professionalità comunitaria.
Difficile quindi convincere qualcuno ad adottare un prodotto senza che sia definito un sistema di documentazione ufficiale che imponga uno standard di formattazione dei documenti con contenuti ufficialmente approvati dal team di sviluppo.
Una cosa che ho imparato a fare nei primi mesi di apprendistato come DBA Oracle è stata proprio la messa in opera di documenti organizzati ed esaustivi per permettere a chi non fosse informato sullo stato dei sistemi di avere una visione della situazione e degli eventuali rischi/problemi ad essa legati.
Devo ammettere che l'azienda per cui ho lavorato e che mi ha permesso di raggiungere una buona professionalità è particolarmente strutturata, ma queste cose non si imparano dall'oggi al domani e sicuramente un buon incentivo ad attestarsi in pratiche di questo genere è dato anche dal lavoro quotidiano con un un prodotto, le cui metodiche sono orientate alla chiarezza ed al consolidamento di pratiche di qualità.
Pertanto finché gli utenti non avranno un sistema che cataloghi la documentazione in maniera strutturata e dotato di un motore di ricerca che permetta di accedere ai singoli documenti in maniera mirata le possibilità di portare un utente dal mondo dove la risposta è sempre rintracciabile, quale è un Oracle o un MySQL, volendo restare nel mondo open source, saranno sempre molto basse. Inutile dire che il wiki o l'accesso agli archivi delle mailing list, non sono assolutamente adatti a tale scopo.

La vittoria di Pirro
Sottovalutare la strategia di marketing è una grave mancanza, ma ci sono comportamenti decisamente peggiori.
Ad esempio insistere in una modalità operativa priva di spunti innovativi che va avanti da anni è assolutamente deleterio sia per il prodotto che per la comunità.
Per spiegarmi meglio farò un esempio che mi ha toccato di persona.
Fino al 2006 intorno a PostgreSQL ruotavano, e tuttora esistono, un tot di conferenze organizzate con cadenza annuale e prettamente orientate agli addetti ai lavori. Eventi di questo genere permettono un incontro fisico degli sviluppatori che sono sparsi ai quattro capi del mondo e, oltre a delineare la direzione dello sviluppo, permettono un interscambio decisamente più efficiente dell'approccio remoto.
Nel 2007 grazie ad una mia idea fu organizzato un evento completamente diverso per natura e per contenuti, il PostgreSQL Day, meglio conosciuto come PGDay. La novità di questa conferenza, della cui organizzazione mi sono occupato nella prima edizione, fu prima di tutto negli argomenti dei talk, che finalmente erano diretti ad un pubblico di non addetti con sostanziali ammiccate ai responsabili dei CED.
Altra due novità importanti sono state la presenza di mini corsi di formazione tecnica e la quasi totale assenza di spesa per i visitatori, salvo i suddetti mini corsi la cui iscrizione aveva un costo di 11 euro.
Il risultato di questa conferenza fu decisamente entusiasmante visto che una buona percentuale dei circa 200 partecipanti era composta da responsabili IT o addirittura titolari d'azienda, venuti ad informarsi su di un prodotto potenzialmente valido le loro imprese.
Sfortunatamente la conferenza del 2007, tenutasi a Prato, è rimasto un evento isolato in quanto, nel 2008 si è tenuta quella che è poi è diventata la conferenza del PGDay europeo, con un programma internazionale che si è appiattito di nuovo su argomenti per addetti ai lavori e al cui interno è stato inserito il PGDay Italiano.
Il programma di quest'ultimo lo considero, oggettivamente alquanto mediocre con dei talk ad argomentazione prettamente tecnica e privi di omogeneità di traccia.
Sfortunatamente, non avendo preso parte all'organizzazione di questo evento ne del successivo, avvenuto nel 2009 e il cui programma è sostanzialmente identico a quello del 2008, non posso entrare nel merito delle scelte fatte dal comitato organizzatore.
Fatto sta che, dopo un evento che sembrava aver scosso il panorama di PostgreSQL dal suo torpore di prodotto di nicchia, nessuno ha voluto continuare su quella strada che aveva reso visibile il database a potenziali utilizzatori, rendendo il PGDay del 2007 una vittoria di Pirro.

sabato 21 agosto 2010

Cracks in time and space

The Doctor Who season 5 breadcrumb path was the obsessing precence of cracks in time and space chasing the Doctor and companion.
Now the mistery of the cracks is unveiled as a simple whovian paradox.


cracks in time by ~who-fan96 on deviantART

lunedì 2 agosto 2010

Il delfino e l'elefante

È qualche giorno che il google alert settato sulla parola chiave PostgreSQL mi inonda di link ad articoli, per lo più in italiano, che parlano dello spegnimento dei server dedicati alla buildfarm, un sistema applicativo per il test e la ricerca di bug su PostgreSQL in maniera automatizzata, da parte di Oracle.

Faccio una piccola divagazione a beneficio di chi non conosce le varie vicissitudini che hanno caratterizzato il mondo dei DBMS open source negli ultimi anni.
Fino al 2007 la Sun Microsystems ha investito molto nel database PostgreSQL sia in termini di supporto che di sviluppo offrendo alla comunità un gruppo di server applicativi per la suddetta buildfarm e ponendo il DBMS dell'elefante al centro di un pacchetto integrato che sembrava potesse mettersi in competizione con prodotti commerciali di grande caratura e costo.

Successivamente ci fu un dietrofront clamoroso e le attenzioni di Sun si concentrarono su MySQL culminando nell'acquisizione di MySQL AB.
Nell'ultimo anno l'acquisto di Sun da parte di Oracle ha fatto si che MySQL stesso divenisse un prodotto di Oracle pur restando nella situazione anomala della doppia licenza GPL/Commerciale.

Personalmente dello spegnimento di questi server non mi importa nulla, anzi mi sembra una cosa alquanto normale visto che molto più di MySQL, che in tutta onestà non riesco a definire un Database Relazionale in senso ortodosso, PostgreSQL è un pericoloso concorrente della casa che produce il database per definizione.

Capisco che questa mia affermazione può essere oltremodo forte, specialmente per le orecchie delicate degli informatici italiani che spesso confondono la considerazione tecnica con l'attacco personale, ma non approfondirò ulteriormente questo concetto per evitare che questo mio scritto diventi un pesante trattato sui database relazionali infarcito di termini tecnici.
Lo stesso farò per il discorso sulla doppia licenza di MySQL.
Se volete approfondire questo pdf http://www.flameeyes.eu/articoli/mysqlsevil.pdf che chiarisce in maniera molto dettagliata tutte le implicazioni di questa anomalia.
Il motivo che mi ha spinto a scrivere è sostanzialmente una perplessità indotta da alcuni colloqui di lavoro su posizioni in cui veniva ricercato un DBA MySQL.

Le situazioni in cui mi sono ritrovato sono state fondamentalmente due.
La prima in cui una grossa ditta aveva deciso di affidarsi alla versione GPL di MySQL in quanto quella commerciale non aveva le funzionalità di cui avevano bisogno, e un'altra in cui era in atto una migrazione da una soluzione closed con database Oracle, ad una open source su database MySQL.

In entrambe le situazioni la domanda che mi è salita in gola è stata “why not PostgreSQL?”, considerato che l'utilizzo del DBMS dell'elefante porterebbe vantaggi non da poco grazie alle sue peculiarità che lo rendono molto più gestibile rispetto alla sua controparte forse-sono-open-source-ma-dipende-dalla-tua-licenza.

Nel primo caso l'utilizzo di PostgreSQL, essendo rilasciato sotto licenza BSD che a differenza della GPL non è infettiva, garantirebbe alla ditta il controllo completo sul codice sorgente senza dover sottostare a logiche commerciali ne tanto meno a politiche di rilascio forzato degli hack.
A discapito di ciò verrebbe da obiettare che PostgreSQL non ha un supporto commerciale solido ne tanto meno una comunità ricca come quella di MySQL. Inoltre l'assenza di funzionalità di replica degne di questo nome lo rendono inadatto a configurazioni di bilanciamento di carico tipiche invece della piattaforma MySQL.
In risposta a ciò posso solo affermare che con una struttura societaria in grado di personalizzarsi un DBMS il supporto esterno ha poco senso visto che la forza per fare tutto in casa c'è. Riguardo alla replica e al bilanciamento è da valutare quanto la necessità di averla dipenda da carenze di scalabilità del database piuttosto che da un vero bisogno indotto da carichi di lavoro importanti.

La seconda situazione, la migrazione dal prodotto closed ad open, dimostra una scarsa conoscenza del prodotto di destinazione e delle notevoli difficoltà che vanno a manifestarsi nel passaggio da un mero sistema operativo, solido ed efficiente quale Oracle è, ad un caricatore di plugin con una gestione della memoria rudimentale e con la gestione dello storage demandata a soluzioni di terze parti, quale MySQL è.
Inoltre, ricordando che MySQL AB acquisita da Sun è diventata un'azienda di Oracle, a conti fatti la transizione avviene da un Oracle affidabile ad un Oracle che fa finta di essere un database relazionale e che, secondo la mia modesta opinione, rischia di fare una brutta fine in quanto in diretta concorrenza con il prodotto gratuito, la XE, del colosso dei database.

Alla fine di questa breve considerazione viene quindi da chiedermi come mai i responsabili IT siano all'oscuro di un prodotto di classe enterprise come PostgreSQL.
Un DBMS non è un detersivo, la sua adozione avviene sulla base della conoscenza delle funzionalità del prodotto e sulla possibilità di ottenere documentazione chiara ed efficiente.

Da questo punto di vista la documentazione a corredo di PostgreSQL è notevole, ben fatta chiara e senza punti ambigui.
Quello che davvero manca affinché il prodotto venga visto dagli utilizzatori e dagli ISP sotto la stessa luce di MySQL è la presenza di una forma di certificazione di qualità sulle professionalità in gioco.

Volendo fare un paragone, vedo la rete di professionalità su PostgreSQL alla stessa maniera del web in Italia. In guazzabuglio di voci, spesso incompetenti, che però, per il fatto che non esista un'autorità certificante, si sentono autorizzate a dire la loro, spesso producendo castronerie dall'esito catastrofico.
È quindi chiaro come, nell'ambito ambito commerciale, una simile giungla sia un deterrente potentissimo all'adozione di un prodotto che invece potrebbe migliorare, e non di poco, le dinamiche aziendali.

Va bene quindi fare conferenze, documentazioni on line, promozioni e volantini.
Ma finché non ci sarà la certezza nei potenziali clienti che potranno contare su di una soglia di competenza minima nei professionisti di PostgreSQL il più avanzato database open source del mondo sarà sempre visto alla stregua di un gioco per smanettoni privo di potenzialità commerciali.

sabato 31 luglio 2010

Farewell K-9 and Leela



The Doctor leave Leela and K-9 on Gallifrey, but don't worry, he will not be lonely :D

Doctor Who Copyright by BBC
No copyright infringement intended.

giovedì 29 luglio 2010

Probiviri

Valide alternative

”Io sono il presidente della Regione Puglia e in un giorno come questo non posso che essere con il mio popolo, non posso che essere a San Giovanni Rotondo per un evento che ha uno straordinario fascino e un richiamo mondiale. San Giovanni Rotondo e’ uno dei luoghi piu’ amati nell’universo della cristianita. Per noi quindi e’ molto importante anche dal punto di vista civile essere in grado di organizzare la migliore accoglienza per tutti i pellegrini che verranno qua, sperando che siano non soltanto un contributo importante in termini di turismo religioso ma che ogni passo di pellegrino possa essere un seme buono per il nostro territorio.”

Niki Vendola durante l'inaugurazione della nuova attrazione "Cadavere Rinsecchito" al parco di divertimenti a tema SanGiovanniRotondoLand.



Any questions?

Scenari possibili

domenica 18 luglio 2010

AAA mi fa male il culo

Causa violenta inculata senza vasellina da parte del fisco italico mi vedo costretto a privarmi della mia moto per quisquilie tipo pagare il mutuo e/o mangiare (ma quello è tutto da vedere).

Se volete portarvi a casa un CBR 600 F in condizioni immacolate ad un prezzo ridicolo cliccate qui.
Se siete interessati i contatti sono sull'annuncio. Se avete in testa l'idea di fare offerte al ribasso non disturbatevi a contattarmi. Posso mandarvi affanculo in maniera preventiva e sopratutto gratis.


http://www.kijiji.it/annunci/moto/ferrara-annunci-cento/cbr-600-f-1995/7219130

domenica 11 luglio 2010

Magica Italia

Avere diritto a 1000 euro di rimborso dal fisco e fotterseli tutti dovendone pagare 1500 anticipati sulle tasse del 2011.


Solo in Italia.



mercoledì 7 luglio 2010

Sono passati tre anni

Tre anni son passati da quel fatidico 7 luglio 2007.

Tre anni da quel meraviglioso evento realizzato nonostante tutto e tutti fossero contro di noi, così grande e bello.
Quando tutto sembrava schiudersi ad un meraviglioso avvenire fatto di software libero e di possibilità.

Ma ho commesso un errore madornale, mi sono fidato, ho creduto che almeno su argomenti etici e privi di profitto le cose potessero essere regolate da rapporti limpidi e trasparenti.

Ho creduto che alla fine la gente avrebbe capito il motivo del mio rigore e si sarebbe voltata dalla mia parte.

Ho ignorato che alla fine, drammaticamente, merdosamente, provincialmente, siamo in Italia, e siamo dei merdosi leccaculo, mafiosi opportunisti, sciacalli, in una parola italiani, popolo di merda, privo di morale animato dal basso istinto del profitto personale.

Tutto quel lavoro, tirato su con passione, impegno, sudore, senza nessun tipo di guadagno, nonostante le accuse ignobili e ributtanti nei miei confronti, è finito nel cesso, come accade con tutto quel poco di buono che viene realizzato in questa repubblica delle banane.

Se volete sapere di chi è la colpa guardatevi allo specchio.

Non vi perdonerò mai per quanto avete fatto.

sabato 3 luglio 2010

Cost based optimizer

After reading "High Performance MySQL", at least, I discovered the MySQL query optimizer is a cost based one, with a lot of frustrating exceptions, as everything it seems to be in this damn "RDBMS".

I was unable to find official documentation on this point and no "MySQL DBA" was able to answer me when I asked for.

I'm updating my knowledge on MySQL only because there more jobs than PostgreSQL but I think I'll go back on Oracle that is stronger, the DBAs are strong skilled and the whole thing is a real RDBMS.

Impegni presidenziali