venerdì 26 febbraio 2010

Le parole sono importanti

Il testo che segue è tratto da quel brutto posto che è la rete, dove i gestori di piattaforme di contenuti vengono condannati al posto degli utenti che caricano MERDA (ma solamente in italia eh.......).

assoluzione f sing (pl: assoluzioni)

   1. atto o effetto dell'assolvere

assolvere

   1. (diritto) prosciogliere in giudizio da un elemento di imputazione

prescrizione


La prescrizione è un istituto giuridico che concerne gli effetti giuridici del trascorrere del tempo. Essa ha valenza civile e penale.

Nel diritto civile indica quel fenomeno che porta all'estinzione di un diritto soggettivo non esercitato dal titolare per un periodo di tempo indicato dalla legge. La ratio della norma è individuabile nell'esigenza di certezza dei rapporti giuridic

In diritto penale determina l'estinzione di un reato a seguito del trascorrere di un determinato periodo di tempo. La ratio della norma è che, a distanza di molto tempo dal fatto, viene meno sia l'interesse dello Stato a punire la relativa condotta, sia la necessità di un processo di reinserimento sociale del reo.

Ora, le cose sono due.

  1. Non riesco di cogliere il rapporto di uguaglianza che c'è tra assoluzione e prescrizione.
  2. I giornalai di regime come scodinzolini e soci, pagati anche con le mie tasse, devono ripartire dalle scuole elementari per imparare finalmente a leggere e scrivere.

martedì 23 febbraio 2010

Lavoratori?.........PRRRRRRRRRRRRRRRRR

Stamani, come ogni mattina, accendo la tv pur sapendo che questa cosa fa male alla salute.
Se lo faccio è per pura e semplice abitudine.
Inoltre i conati di vomito sono un ottimo modo per levarsi dal letto in tempi rapidi.

Stamattina nella trasmissione della prima rete pubblica, definita dai conduttori come la casa del presidente del consiglio, c'era un'interessante ricerca organizzata da un motore di ricerca lavorativo molto noto, in collaborazione con altri partner di cui ho mancato di sentire il nome.

Questa ricerca doveva dare una risposta alla domanda definitiva, non quella la cui risposta è 42 ma un'altra riguardo all'universo del lavoro e su cosa vogliono i lavoratori italiani.

Questo mi ha colpito molto poiché, come molte delle cose che si fanno in Italia, anche questa si è dimostrata essere aria fritta venduta come puro vangelo, che per uno come me equivale a rotolo di carta igienica troppo duro per essere usato senza drammatiche conseguenze per il culo.

Ecco quindi apparire sul maxischermo tanti bei grafici, quelli che piacciono tanto ai marchettari e che fanno tanto professionale ma, che in fondo sono solo fumo colorato ben presentato.
Tante chiacchiere sulle quali veniva spalmato il mellifluo incalzare del giornalista.

Chissà perché in quel momento ho pensato alla poesia di Arrigo Boito Lezione di Anatomia dove i dottori sapienti, con distacco asettico, si concentrano sull'aspetto fisiologico di un cadavere ignorando volutamente i veri aspetti che caratterizzano la vita di una persona, profanandone la sacralità e la dignità.

La situazione dipinta da queste ricerche è sempre poco veritiera in quanto l'intera impalcatura è costruita su analisi statistiche ben regolate.

Non starò  a tediarvi con concetti astrusi quali le distribuzioni di probabilità, ma vi basti sapere che la statistica è quella scienza per la quale, se avete il culo in frigorifero e la testa nel forno, state mediamente bene.

Quindi torniamo alla domanda: "Cosa vogliono i lavoratori?"

La risposta è semplice. Vogliono lavorare, ovvero ricevere qualcosa che è molto più dello svolgere una mansione per un compenso.

Lavorare è tutt'altro, è dignità del proprio essere lavoratore, è principalmente essere riconosciuti in quanto risorsa e non come costo.

Ciò che invece non traspare da queste ricerche è proprio la concezione che la maggior parte delle imprese italiane hanno dei lavoratori.

Vengono visti come carne da macello, come un numero in un registro contabile per ingrossare un "parco bestiame" capace di far colpo su clienti prestigiosi.

La dignità del lavoratore viene quindi distrutta e l'approccio stesso di chi si avvicina al mondo del lavoro non è più di fiducia e speranza ma non dissimile a quella di un agnello che viene portato al mattatoio.

La cosa più triste in tutto ciò è che se negli anni addietro questo veniva percepito come un soppruso che generava importanti manifestazioni di protesta, ora la tendenza è quella di vedere questa merda, propinata per oro, come una generosa concessione.

Ed ecco quindi che la società ITALPETROLCEMENTERMOTESSILFARMOMETALCHIMICA descritta da Paolo Villaggio nei suoi libri di Fantozzi è diventata la consuetudine e dove i pochi che resistono, le pecore rosse come il Folagra di fantozziana memoria, sono ben avviati verso il mattatoio nel silenzio colpevole di chi dovrebbe difenderli e tutelarli.

sabato 20 febbraio 2010

Guardare avanti

Gli italiani non sono mai usciti dagli anni 60. Guardano il mondo con la stizza di bambini che fanno capricci e che devono vivere sotto l'occhio vigile di una baby sitter per evitare il rischio che crescano.

Il flusso di informazioni è tutto orientato in tal senso con un continuo mix di cazzate che però sembrano importanti.

L'onnipresente opinione del Papa, il Vip di turno che si tromba la troia di turno, l'opinione di gente micragnosa e ripugnante che non meriterebbe la benché minima considerazione e che invece viene guardata come moralizzatrice e piena di autorevolezza.

In questo marasma il cervello percepisce un movimento costante, una violenta contraddizione perenne tra il desiderio di essere come i vip e i sensi di colpa indotti dai moralizzatori.

Ecco che allora scatta una catatonia autoindotta che porta le persone a guardare a tempi più lineari quando con quattro canzonette sembrava si fosse svoltata la vita, senza sapere che anche in quel caso si veniva inculati a sangue con una bella epidurale fatta di musica apparentemente innocente.

Come risposta a tale autodifesa ecco allora apparire programmi televisivi che fanno da nassa e che portano la mente in un cul-de-sac che la imbriglia in un vortice apparente che invece è solo immobilità, preambolo della morte dell'intelligenza.


L'Italia è un paese che si muove a velocità relativistica.
Ogni volta che guarda avanti gli viene imposta una velocità talmente forte che ogni volta torna indietro nel tempo e ricomincia da capo.

giovedì 18 febbraio 2010

Scarpe

Gli ultimi scandali legati al terremoto in Abruzzo, gli sciacalli che si sono ingrassati, i vermi che hanno gioito pensando alla torta, i bugiardi che negano tutto anche l'evidenza mi hanno riportato ai tempi del terremoto dell'irpinia che ho vissuto sulla mia pelle.

Ricordo quella sera del 1980. Ci si stava preparando per la cena, io ero in pigiama (avevo 8 anni) quando improvvisamente ci fù il tremito.

È strano come a distanza di tanti anni le cose restino vivide nella memoria.

Ricordo il rumore sordo della terra che si muoveva sotto i piedi.
Gli orologi a pendolo partiti  improvvisamente tutti assieme.
Mia madre urlare intrappolata in bagno dalla lavatriche che per la scossa si era spostata a tappare l'uscita.
Mio padre rivolgersi al terremoto chiedendogli urlando "ma quando cazzo finisci?" .
Poi la fuga, senza scarpe giù nelle scale via in auto verso i parenti a scampia, quartiere nuovo e antisismico.

Fu la prima volta in vita mia che vidi la nebbia.
Nella mia ingenuità di bambino pensavo che quel vapore latteo fosse prodotto dai tanti fuochi di fortuna accesi davanti ai palazzi nuovi, altissimi, troppo alti per farti sentire sicuro dopo la botta arrivata dalla terra.

Una volta tornato a casa ricordo che per molto tempo ho dormito con gli stivali di gomma vicino al letto. Pronti per essere infilati in caso di fuga.

Ecco, da allora non riesco a stare senza scarpe in casa.

A chi ha riso pensando alla torta del terremoto abruzzese, a chi si è ingrassato e tuttora si sta ingrassando non posso che augurare di poter provare quella stessa sensazione di vulnerabilità che ti penetra dentro l'anima e non si schioda più, neanche dopo 30 anni.

A queste persone auguro di portare le scarpe in casa fino alla fine dei loro giorni.

Consiglio per modificare la costituzione

Art. 1
         L'italia è una teocrazia burocratica fondata sulla vessazione del più debole.
Almeno così sappiamo come stanno le cose e non ci si incazza più quando vedi lo stato dissanguarti nei momenti più delicati della tua vita. 

In Italia la morte fa male alla salute..............di chi resta. 

mercoledì 17 febbraio 2010

Tempo sprecato

Nel lontano 1986 (si sono vecchio) al primo anno di superiori mi venne data la possibilità di scegliere se fare o no l'ora di religione cattolica.
Pur essendo, all'epoca, cattolico vidi questa cosa come la possibilità finalmente di far valere la mia opinione su qualcosa.
Dopo una violenta discussione non sui valori religiosi ma sulla mia libertà di scelta i miei genitori accettarono il fatto che non volessi fare l'ora di religione in favore di qualcosa di più costruttivo.
Peccato  che mi dovetti scontare con la dura realtà del fatto che nessuno avesse pensato al fatto che qualcuno si sarebbe avvalso di tale scelta.
Essendo l'unico ad aver optato per non seguire l'ora di religione ero costretto a uscire e ogni volta che un bidello o il vicepreside mi chiedeva perché stessi fuori dall'aula alla mia risposta seguiva un :"ma che ssi' evangelist'?".

Questo video illustra il problema che, dopo tanti anni è sempre presente e non vuole essere risolto.


martedì 16 febbraio 2010

Grande cervello

Leggo che Mediaset (scusate il termine) ha ottenuto la cancellazione da parte di google di filmati e immagini statiche relative al grande fratello.

Ma di cosa si preoccupano?
Chi guarda grande fratello non ha intelligenza sufficiente per utilizzare un PC.
Il loro gregge di beoti teledipendenti è al sicuro dalla rete.

lunedì 15 febbraio 2010

Buonanotte

Guardare V per vendetta su italia uno è l'equivalente del parlare di grandi scopate (con donne) in un monastero di clausura.

Psichicamente disturbato

"Certi giudici sono doppiamente matti ! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana." 

(dichiarazione del 2003 - S. Berlusconi)

Sempre sia lodato parte seconda

Mail appena ricevuta:
Dal 10 aprile al 23 maggio,la Sindone sarà esposta nel Duomo di Torino.
Prenota subito on line.Il servizio è già attivo.

Considerato che è la quarta volta che mi arriva sta roba ecco la mia risposta:

Cortesemente potreste evitare di mandarmi mail relative a queste cose da medioevo?

Siamo nel 2010, e l'ostensione di un patetico tentativo di truffa quale è la sindone onestamente la reputo un'offesa alla mia intelligenza.
Grazie e a mai piu' risentirvi.

Sempre sia lodato

La necrofilia è una rara perversione sessuale (parafilia) nella quale viene raggiunto l'orgasmo mediante atti, eterosessuali od omosessuali, compiuti su un cadavere. La parola deriva dal greco antico: νεκρός (nekròs; "cadavere" o "morto") e φιλία (philìa; "amore").
(Fonte Wikipedia)


Sant'Antonio da Padova, inizia l'ostensione


http://mattinopadova.gelocal.it/multimedia/home/23062224

sabato 13 febbraio 2010

Umorismo

Se c'è una cosa che proprio non sopporto dei religiosi è l'assoluta mancanza di umorismo quando gli si tocca gli oggetti sacri.

Eccheccazzo, fatevela una risata, pensate che se il padreterno esiste e vi ha creato deve avere avuto veramente un gran senso dell'umorismo per fare gente come voi.

Pomodoro

 
Il pomodoro ha scavalcato il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni in 4 giorni e la sua marcia sembra ormai inarrestabile.

Lode lode lode al Pomodoro!
Per diventare fan del pomodoro ecco il link

Italia

venerdì 12 febbraio 2010

Dei traditori e demoni

 Che Dante ci abbia preso?
http://it.wikisource.org/wiki/Divina_Commedia/Inferno/Canto_XXXIII

Rispuose adunque: "I' son frate Alberigo;
i' son quel da le frutta del mal orto,
che qui riprendo dattero per figo".       

"Oh", diss'io lui, "or se' tu ancor morto?".
Ed elli a me: "Come 'l mio corpo stea
nel mondo sù, nulla scïenza porto.       

Cotal vantaggio ha questa Tolomea,
che spesse volte l'anima ci cade
innanzi ch'Atropòs mossa le dea. 

E perché tu più volontier mi rade
le 'nvetrïate lagrime dal volto,
sappie che, tosto che l'anima trade

come fec'ïo, il corpo suo l'è tolto
da un demonio, che poscia il governa
mentre che 'l tempo suo tutto sia vòlto.

Vecchia Stronza

Mentre ero in fila alla cassa rapida con circa 5 persone davanti a me in attesa paziente si avvicinano due tardone a mezza fila e con fare disinvolto si incastrano a metà.
La ragazza davanti a me un po' imbarazzata resta ferma mentre io, facendo finta di che quelle due non esistessero le ho scavalcate senza degnarle di uno sguardo.
Poco dopo mi sono girato e, vedendo la ragazza dietro di me le ho ceduto il posto.

A questo punto una delle due dietro di me ha cominciato a dar fuori di matto, come se io le avessi rubato qualcosa.
Ha scalpitato, si è portata avanti e quando ha visto che io non la consideravo minimamente ha fatto un casino assurdo con le buste e poi ha tentato di soffiarmi il posto sul nastro trasportatore. Alla fine ha buttato la sua busta di cibo per cani (ho pietà per il povero cane con una padrona del genere) sopra il separatore cliente successivo quasi a dire "ora me lo paghi tu questo".
Infine ha fatto un casino pazzesco portando la sua roba di la della cassa mentre io ero ancora in procinto di pagare.
La mia reazione è stata molto english.
Cagata zero.
Certo, avrei potuto mandarla affanculo almeno 10 volte nella maniera vigorosa che la Toscana mi ha insegnato, ma poi sarei passato dalla parte del torto.
E poi sarebbe stato darle soddisfazione, invece così si è incazzata notevolmente e l'ha dimostrato con le sue azioni.

Questa cosa mi ha fatto riflettere sul cancro che affligge l'Italia, la mancanza di rispetto.
Il voler ottenere qualcosa per sopraffazione, perché sei anziana, perché sei una merda o semplicemente perché nonostante tu sia nel torto ti rifiuti in maniera infantile di ammettere l'errore.

Per colpa di gente così ci ritroviamo la classe dirigente che abbiamo.
Gli scandali schifosi che stanno uscendo sono soltanto la dimostrazione del sistema che va avanti dai tempi di tangentopoli meglio oliato e più occultato di allora.
Dove c'è sempre qualcuno che cerca una scappatoia alla fila e nessuno che abbia il coraggio di prendere iniziative nei loro confronti.

E quindi alla fine la colpa di questa situazione è soltanto nostra, perché nessuno, sia quando vede una che scavalca la fila ne tanto meno quando vede la gente farla franca, si mette li e urla "Vecchia Stronza, dove stracazzo credi di andare?"

Un paese normale

Facciamo un piccolo esperimento di fantasia.
Spostiamo indietro le lancette dell'orologio di 48 ore e teletrasportiamo il nostro governo con tutti i relativi cortigiani in un qualsiasi altro paese dell'unione europea come la Francia oppure la Germania.
Già mi immagino gli tedeschi svegliarsi la mattina e scoprire che nottetempo la loro Cancelliera, che da quanto leggo sta avendo qualche noia con la giustizia, sostituita dal Silvio nazionale.

A questo punto facciamo partire l'orologio per immaginare cosa accade alla notizia dello scandalo che ha colpito la Protezione Civile.
Nell'ordine credo che si avrebbe:
1) Maggiori TG Nazionali con servizi per il 70% del tempo di messa in onda sulle persone coinvolte con opinioni forti sulle dimissioni degli interessati.
2) Programmi di approfondimento sugli accadimenti e sui vergognosi contenuti delle intercettazioni.
3) Manifestazione spontanea dei cittadini sotto i palazzi del potere per chiedere la testa di tutto l'esecutivo.

Avete visualizzato il tutto?
Ora accendete la televisione e deprimetevi insieme a me.


Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole.. non c'è che da guardarsi allo specchio.
V per Vendetta

giovedì 11 febbraio 2010

Presentare Agile programming con un servizio di nanopublishing in un trac *

Lo ammetto, ogni volta che leggo Agile,Scrum e menate simili, il tutto riferito alle metodiche Agile programming, mi viene l'orchite.

Sarà per il fatto che  mi sono bruciato vivo con la bolla della niù economì, sarà che  in genere quando mi capita di lavorare tendo a pensare al lavoro piuttosto che al metodo, a me tutti questi paroloni mi fanno pensare a tanti Humpa Lumpa che non sanno una sega di ciò che stanno facendo ma lo fanno comunque perché il nome fa tanto fico.

È per questo che quando mi chiamano programmatore faccio la faccia offesa e ribatto "io DBA gnurant".

Per carità, ci sono programmatori con le palle e ne conosco molti di validi, ma dalla loro tastiera non ho mai visto uscire parolacce come quelle di cui sopra.

* Il testo è liberamente adattato da una perla partorita dal generatore di stronzate del Web 2.0

martedì 9 febbraio 2010

365 giorni

È passato un anno da quando Eluana Englaro, dopo 17 e rotti anni di stato vegetativo ha smesso di esistere come organismo.
Tenuta in vita in maniera artificiale, con un sondino nasogastrico con il quale le venivano somministrati nutrienti e liquidi insieme a terapie antiaggreganti necessarie ad impedire la fine del corpo per il manifestarsi di trombi nel flusso sanguigno.

Leggo i giornali e, come spesso accade in questa repubblica delle banane, tutto sembra identico al passato. Nessun passo avanti è stato fatto.

I baciapile sentenziano, gli sciacalli vanno in rappresentanza nei luoghi simbolo dell'avvenimento portando parole cariche di cordoglio per cose che nemmeno immaginano e il nostro Clown nazionale per l'ennesima volta si fa sfuggire l'occasione di tenere chiusa quel buco di culo che si ritrova per bocca.

La legge nata da dal decreto legislativo che avrebbe dovuto "salvare la vita ad una donna che poteva anche avere dei figli" continua il suo iter e i suoi fautori ricordano come l'intero assunto, degno di una teocrazia medievale, si basa sul fatto che la vita non ci appartiene, come benny xvi ci ha ricordato nell'ultimo angelus, e che quindi è doveroso perpetuarla con qualsiasi mezzo che coinvolga l'alimentazione e l'idratazione.

Va bene! Sono d'accordo, ma che sia ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE.
Quindi solo nutrienti e acqua.
Con questa legge, fermo restando la possibilità del medico (becco) di sbattersene del "testamento biologico" l'unica possibilità che ci resta è quella di rifiutare ogni terapia farmacologica somministrata tramite il sondino o altre vie di accesso al corpo.
In questo modo dopo pochi mesi si potrà avere la scappatoia per una morte dignitosa grazie alla naturale predisposizione del corpo che, una volta immobilizzato, tende a produrre scorie e tappi per il flusso sanguigno in grado di produrre quella cosa che gli avvoltoi al potere temono di più.

lunedì 8 febbraio 2010

Io e il padreterno

« Se io sostenessi che tra la Terra e Marte c'è una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi, purché mi assicuri di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata, sia pure dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che - posto che la mia asserzione non può essere confutata - dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe con tutta ragione che sto dicendo fesserie. Se, invece, l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità ed instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente.  » 
Bertrand Russell

http://it.wikipedia.org/wiki/Teiera_di_Russell

Che è più o meno quello che penso dell'esistenza di dio.

sabato 6 febbraio 2010

No Benedizione

Con l'avvicinarsi della Pasqua si ripresenta ogni anno, puntuale come il festival di sanremo, la benedizione pastorale dei parroci.
Non so voi, ma con me questi simpatici signori, abbigliati in modo alquanto originale, hanno sempre avuto la capacità di comparire davanti alla mia porta nei momenti più inopportuni, come durante una soddisfacente evaquazione (e non c'e' niente che mi fa saltare i nervi come dovermi tirare su i calzoni col culo merdoso di fretta).

Sicché per quest'anno, illuminato dal ritorno del Peccato Originale(tm) a macchiare la mia anima, ho pensato di rendere un servizio alla comunità di non cattolici.
L'immagine che vedete a sinistra è un simpatico bollo da stampare, compilare e incollare sul campanello d'ingresso.
Si spera che con questo avviso (un po' come avviene coi cattolici che non vogliono farsi sfrangere i maroni dai testimoni di genova la domenica mattina) il suddetto Padre eviti il campanello e tiri dritto lasciandoci nel peccato.
In caso contrario vi consiglio di fare riferimento alla campagna un moccolo per la vita.

giovedì 4 febbraio 2010

I-TALIANI!

Ho servito la mia Bandiera sotto le armi, ho ancora le stellette conservate e la divisa da marinaio e il solino di cui vado orgoglioso, amo la mia bandiera ma ultimamente, ogni volta che vedo bandiere italiane in tv provo un sostanziale senso di disgusto.

Quasi come se questo simbolo che dovrebbe unire e rappresentare la nazione sia stato svuotato di ogni significato positivo, avvelenato dal razzismo e dal menefreghismo di una popolazione, non un popolo, che per puro caso risiede nei confini della repubblica italiana.

Italiani, brava gente ripete un vecchio adagio.
Brava gente come quella di Rosarno che si è messa a cacciare i disperati schiavi della ndrangheta?
Brava gente come il barista che solo ai rom fa pagare un caffè 2 euro?
Brava gente come la popolazione di San Giorgio in Bosco che in silenzio accetta che il sindaco vieti a una squadra di soli romeni di usufruire del campo comunale millantando scuse sull'integrazione?
Oppure come la brava e timorata gente che permette a trasmissioni porcata di andare in onda con tette e culi in prima serata e poi strilla come se gli stessero strappando le palle al solo proferire di una bestemmia?

Ecco perché provo disgusto a vedere bandiere e mercati e libri che recano il tricolore.
Perché nel tricolore io non vedo più il simbolo di un popolo che nel bene o nel male è riuscito a creare una nazione, la mia nazione.
Ora nel tricolore vedo soltanto queste brave persone in cui gli italiani si sono trasformati.