martedì 4 maggio 2010

Mafio-Desossiribonucleico

Quello italiano è un popolo a componente mafiosa genetica.
Il mio concetto di componente mafiosa è un po' diverso da quello normalmente accettato dall'opinione pubblica.

Per mafia intendo tutte quelle manifestaizioni di prevaricazione, grandi e piccole, che possono portare vantaggio ad un singolo, o ad un ristretto gruppo di singoli,  a danno dell'ordine e della sicurezza dei molti.

Cercherò di spiegarmi con un piccolo esempio.

Immaginate di dover uscire da un parcheggio in cui la visibilità della corsia di marcia è ostruita da un bel SUV  parcheggiato a cazzo di cane.
Spuntate fuori dalla rampa e vi posizionate un un po' piu' fuori per vedere sia a destra che a sinistra.
Così facendo lasciate spazio libero sufficiente a chi è dietro di voi per piazzarsi, magari con un altro stradannato SUV (gli venisse un groppo di emorroidi a chi ha permesso di farli circolare in questo paese)  a totale copertura della corsia di destra impedendovi di effettuare una manovra sicura.

Ecco, questo per me è un comportamento mafioso (come il parcheggio a cazzo di cane suddetto) in quanto è il comportamento di uno che pensa solo a passarti davanti, che la fila esiste per non essere rispettata, che c'e l'ha più grosso (il SUV naturalmente, come compensazione per la mancanza di centimetri del walter) e poco importa se dal suo comportamento voi vi ritrovate in un punto cieco e rischiate di ammazzarvi.

È lo stesso comportamento di chi in una fila d'attesa si mette di traverso e cerca di saltare posti, lo stesso di chi vi lampeggia per sorpassare anche se siete piantati ai 110 in autostrada e c'è una fila pazzesca in corsia di sorpasso.

È sempre il solito fottuto comportamento di chi alla prima pratica da fare pensa "a chi conosco?" invece di armarsi di buona volontà ed affrontare una burocrazia sempre più asfissiante.

Perché la verità è che in Italia  è avvenuta una mutazione genetica spaventosa che ha portato la mafia ad annidarsi negli animi delle persone come un velenoso virus.

In questo contesto nessuno avrà mai la benché minima capacità di organizzarsi per far valere i diritti della comunità.
L'individuo è stato spinto all'individualizzazione estrema e ogni volta che si viene a creare una minima coesione questa ha mille punti deboli, uno per ogni persona, che in un modo o in un altro potranno essere corrotti dalla controparte di potenti.

Ed ecco quindi, spiegate le mille sigle sindacali che quando fanno uno sciopero sembra una coperta scozzese, oppure le centinaia di associazioni di volontariato che fanno le stesse cose ma in maniera frammentaria  e poco coordinata (tranne quel fulgido esempio di forza pacifista che è Emergency di Gino Strada).

Sono una persona sostanzialmente ottimista, ma con uno scenario così devastante non intravedo nessun tipo di soluzione che non sia la fuga.

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